Il mago buono e l'apprendista stregone

C'era una volta un mago buono e saggio che, amatissimo dal suo popolo, viveva in un bellissimo castello.

Fra le varie magie, questi aveva tramutato temporaneamente dei topi in cavalli bianchi ed una zucca in una bellissima carrozza di cristallo che metteva nella disponibilità delle persone a lui care.

Nel castello viveva un mediocre ed avido apprendista stregone da sempre geloso dei poteri e della ricchezza del mago buono.

L'apprendista stregone, in un gesto di superbia, approfittando della temporanea assenza del mago, con un malefico sortilegio eresse una fitta coltre di rovi attorno alle terre del castello impedendogli di rientrare e, così facendo, si appropriò di tutti i suoi averi. Fatto questo, ritenendo di essere all'altezza del suo Maestro si impossessò anche della carrozza trainata dai cavalli bianchi e con essa cominciò a girare per le terre del mago credendo di essere amato ed acclamato in egual misura.

La popolazione tutta, vedendolo passare, non fu colpita dallo splendore della carrozza, ma dalla miseria che traspariva dalla sua persona.

Più girava con quella carrozza e più la popolazione notava le differenze dal mago buono. Mentre giravainviso e deriso da tutti, all'improvviso, la magia finì e si ritrovò tra le mani non più la carrozza, ma 8 topi ed una zucca. Imbarazzato e con gli occhi di tutti puntati addosso, non avendo altra dote che avidità e superbia, non riuscì ad attuare nuovamente neanche la semplice magia fatta dal suo Maestro e così, mentre tentava e ritentava, i topi divorarono l'ultima cosa rimasta, la zucca, dopo di che fatto questo fuggirono via.

Fu allora palese agli occhi di tutti la pochezza delle sue capacità: non solo non era stato capace di mantenere in vita una semplice magia buona che aveva attuato il suo Maestro, ma aveva dimostrato di non avere neanche la lungimiranza di saper governare una misera zucca ed un manipolo di topi.